Chiunque può cantare, non esistono stonati in natura e chiunque può trarre giovamento dall’attività canora.

E’ chiaro che l’attitudine crea delle differenze, che però sono solo iniziali se al talento non si unisce lo studio.

Ma perché studiare?
C’è una differenza tra chi canta e chi sa cantare che consiste nel riuscire a veicolare, tradurre ed esporre l’istinto e l’emotività.
Il canto è arte e noi diventiamo artisti se ne conosciamo i segreti e li sappiamo mettere al servizio della nostra personalità.
Perciò chi si appresta a iniziare un percorso di studio deve sapere che:

  • Bisogna ascoltare e amare la musica
  • Bisogna avere una conoscenza musicale di base
  • Conoscere i meccanismi dell’organo fonatorio per avere il massimo rendimento vocale con il minor sforzo possibile nella piena igiene e salute vocale
  • Allenare e rendere fluido l’atto respiratorio e saperlo usare correttamente in ogni tipo di performance e repertorio
  • Bisogna studiare ed allenarsi e dedicarsi all’interpretazione per riuscire ad esprimere se stessi o il personaggio che si sta interpretando
  • Bisogna divertirsi.

Anticipato tutto questo, l’insegnamento del canto è una cosa molto personale, perché non è semplicemente uno studio tecnico ma soprattutto è uno studio su se stessi dove l’allievo si trova ad affrontarsi insieme al proprio insegnante.

Quindi la figura dell’insegnante diventa fondamentale affinché l’allievo approfondisca  la sua conoscenza e seguire il percorso da noi preparato per attraversare i vari stili e trovare il proprio.
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Il corso comprende anche le attività di:

  • Coro Voci Bianche
  • Coro Gospel
  • Coro Polifonico

Vedi la descrizione dell’attività corale in Laboratori di Musica d’insieme.